Siamo appena tornati dal secondo appuntamento internazionale in presenza del progetto Brave New You, che si è tenuto dal 14 al 19 ottobre a Olhao, nella soleggiata regione del sud del Portogallo chiamata Algarve.
A Olhao, deliziosa cittadina affacciata sull’Oceano Atlantico non lontano dalla città di Faro, ha sede l’associazione partner portoghese MOJU, che ci ha ospitato nei giorni del meeting. Ed è proprio negli uffici di Moju che gli expert di progetto si sono riuniti per la raccolta e la valutazione dei feedback e degli input sulle metodologie da parte dei giovani, che era stato il focus principale dello scambio sloveno.
Forti delle osservazioni e degli spunti emersi sul campo, gli otto esperti di progettazione di metodologie di educazione non formale del progetto si sono ritrovati per discuterne insieme e trarne conclusioni e input per aggiornare e perfezionare le attività proposte. Le metodologie proposte spaziavano dal contrasto alle discriminazioni etniche, di orientamento sessuale, di genere, di provenienza, e propongono attività che possono essere proposte in scambi europei o altre attività con i giovani per aiutarli a comprendere e contrastare le narrazioni d’odio e discriminatorie. Parte dell’incontro è stato poi dedicato al confezionamento di un toolkit, una raccolta di tutte le attività che possa fungere da guida o bussola per l’organizzazione di attività in tutta Europa.
Un aspetto particolarmente interessante della field visit è stata la possibilità di interagire non solo con Moju, ma anche con diverse altre realtà operanti nel sociale, e di visitare diversi progetti locali. In particolare, l’idea era di raccogliere ulteriori spunti e di confrontarsi con realtà che tutti i giorni si approcciano e coinvolgono giovani provenienti da background con minori opportunità. È stato in generale molto illuminante conoscere approcci diversi e metodologie nuove, da cui prendere ispirazione per il nostro obiettivo di creare un’Europa più inclusiva!
