Hate Speech e sessismo sui social media

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Cosa significa hate speech?

A dare una prima definizione è stato il Consiglio d'Europa, facendo rientrare nel termine tutte le forme di espressione che diffondono, incitano, promuovono o giustificano l’odio razziale, la xenofobia, l’antisemitismo o altre forme di odio basate sull’intolleranza.

Diversi episodi sui social ci confermano che anche il sessismo rientra tra queste forme di odio.
Donne di tutte le razze, orientamenti sessuali  e classi sociali, vengono  derise, umiliate e sminuite, soprattutto per il loro aspetto fisico e/o con allusioni sessuali.

Ma c'è dell'altro. Stando ai risultati di una ricerca del 2019 condotta da Amnesty international sull'hate speech contro le donne: "il tema dei diritti delle donne scatena discorsi d’odio nel 4,2% dei casi, immediatamente dopo i temi relativi a immigrazione e minoranze religiose".

"Nelle discussioni online monitorate è stato, inoltre, notato che quasi uno su due commenti e/o risposte degli utenti ai post o tweet sul tema, è offensivo o discriminatorio, con molti degli attacchi di natura sessista".